sabato 10 ottobre 2015

Studenti all'EXPO

Alla fine anche la classe di mio figlio (ultimo anno di liceo) è andata all'Expo, accompagnata dai professori, una gita scolastica bis, un po' obbligatoria.

Ritrovo vicino a scuola alle 7 del mattino di giovedì (per evitare i pienoni del week end). Prima di mezzogiorno non sono riusciti ad entrare. Perse 5 ore abbondanti tra viaggio e tornelli.

Ho chiesto, ma c'erano altri studenti? Strapieno, la risposta.

Visitati quattro padiglioni dove la fila era più corta (più di un'ora alla volta), non necessariamente i più interessanti, e anche in quel caso fatti uscire abbastanza in fretta perchè altri dovevano entrare.

Fatto lo spuntino da McDonald, come fanno quasi tutte le domeniche sera, essenzialmente per non gravare di altri 30 Euro sul budget della gita (costata già altri 30 € tra autobus e ingresso scontato a 10 €)

Dentro i padiglioni hanno visto dei televisori, come quello che guardano quando sono a casa, il commento dei ragazzi non è stato entusiasta.

Non hanno potuto vedere lo spettacolo dell' Albero della Vita perchè lo fanno tardi, loro alle 10 pm erano già quasi a casa.

Alla fine gli chiedi com'è stato? Bello, ti dicono.
Che cosa vi ricoderete?
Questi che sono schizzinosi anche sui piatti che prepara la nonna, hanno assaggiato coccodrillo e cammello.
Bhè, almeno questo.

Ma ne è valsa la pena?

Risposta unanime: 30 € per stare a casa da scuola un giorno valgono sempre la pena.

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Domando, perchè un'esperienza così dovrebbe rappresentare un successo dell'Italia?
E questo senza polemiche, sia ben chiaro.
Gli stessi studenti in primavera sono stati a Cracovia per un "Viaggio della Memoria" e sono tornati entusiasti, con racconti ricchi di emozioni ed esperienze.

Resto dell'idea che EXPO poteva andare peggio, ma che sarebbe dovuto andare molto meglio: un'occasione perduta, e sia chiaro Renzi non c'entra nulla, altri ne hanno la resposabilità.



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