venerdì 1 gennaio 2016

#concertodicapodanno

Concerto di Capodanno

Anche quest'anno la RAI ha trasmesso il Concerto di Capodanno in differita.
Quale? Quello di Vienna, quallo che viene trasmesso in diretta da 90 stazioni televisive in tutto il mondo.
L'unico concerto di Capodanno.

Capita da qualche anno, che al suo posto venga trasmesso in diretta, il concerto di capodanno di Venezia dal Teatro La Fenice, che io amo perchè ero frequentatore assiduo del loggione da studente durante gli anni Settanta.

Il concerto di Vienna ha avuto origine ben 75 anni fa, e da almeno 40 anni lo ascolto (alla radio e poi in TV) ogni primo dell'anno.

E' un evento quantomeno di valenza europea, che io ho guardato grazie alla TV tedesca ZDF, mentre la RAI trasmetteva il concerto de La Fenice, che promuoveva su twitter con l'hashtag #concertodicapodanno, mostrando per intero la sua coda di paglia e l'intento competitivo.



Quando italiani provincialotti decidono di "essere diversi", rinunciare all'abbracico di oltre 90 TV che trasmettono l'unico vero #concertodicapodanno per trasmettere in solitaria un concerto perchè "italiano", io chiedo di fermare il mondo e farmi scendere.

Dal sito della Wiener Philarmoniker si scopre inoltre che quest'anno (per la prima volta, #zzo #zzo) i fiori non vengono più da San Remo come gli anni scorsi,  ma
" marked the premiere of a new co-operation between the Vienna Philharmonic and the Vienna Parks and Gardens department" e così, gli Austriaci, molto orgogliosi, "The New Year’s Concert is a highlight in the floral industry and provides a unique opportunity to present the great mastery of Vienna’s gardeners to an international audience"

Io sono convinto che la diffusione su scala internazionale di un concerto (soprattutto se la musica non è musica molto colta, per pochi appassionati, ma per tutte le orecchie) è uno strumento meraviglioso per veicolare il turismo.

Però non si deve partire con la logica del me too. Lo faccio anch'io. 
Bisogna  darsi una strategia e rendere l'evento unico (ed unico un evento "me too" non può esserlo).
Legare il concerto da un evento straordinario (come la Festa della Sensa o il Redentore) diverso dal primo dell' anno che è già presidiato da Vienna, con successo da 75 anni, e proporlo a livello internazionale come evento unico e prestigioso. autentico, inimitabile, che si può godere a casa in poltrona, così come visitando i luoghi.

Insomma, mettendoci coraggio, visione e coerenza, cosa che i dirigenti RAI ed i cultori del turismo italiano non hanno mostrato negli ultimi 30 anni.

P.S. = Probabile che i Viennesi avrebbero comunque cambiato il fornitore dei fiori, certo che San Remo ci rimette. Non sappiamo quanto anche queste vicende televisive abbiamo influito. Si chiama strategia, fare squadra, fare sistema. Quello che noi riusciamo sempre a perdere. Buon primo dell'anno. Chi ben comincia è a metà dell'opera.

PPS = Sembra che il concerto di Vienna manchi dalla nostra TV dal 2003. Forse non mi ricordavo che era passato tanto tempo perchè quest'anno è il primo anno che non scio.

Sembra che gli ascolti del Concerto di Capodanno siano negli ultimi 10 anni calati: dall'ultimo concerto di Vienna trasmesso in diretta 2003 (6,5 milioni di ascolti), a quello del 1 gennaio 2015, da Venezia con un calo di spettatori a 4,151 milioni, e solo 2,8 per il concerto di capodanno di Vienna in differita.










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